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Dott. Matteo Marchesi

Largo Valgioie 18, Torino 10146

Da quest'anno, la prima visita conoscitiva è gratuita.
Durante la visita valuteremo le Sue esigenze e ragioneremo sulle possibilità che abbiamo, sulla frequenza degli incontri, sui tempi e anche sui possibili costi.
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09/01/2025

Esperienze

La psicoterapia deve servire a comprendere come uscire dalla sofferenza e ritrovare il proprio sé autentico, riconoscendo le situazioni tossiche che avvelenano e trovando i modi per affrontarle e superarle.

Per questo ho studiato psicologia e mi sono specializzato in Psicoterapia Cognitiva e Terapia Sessuale.

Tratto in studio le più svariate forme di sofferenza: dall’ansia e attacchi di panico, alla depressione e i disturbi dell’umore, di personalità, le crisi crisi di coppia e i disturbi sessuali, in adulti e adolescenti, i comportamenti violenti agiti o subiti.

Ma al di là delle diagnosi, le persone in questo periodo specialmente sentono di non riuscire a trovare la direzione della propria vita, di non riconoscere i motivi per i quali soffrono e vivono momenti di difficoltà che paralizzano o fanno compiere scelte diverse da quelle adatte a loro.

Ho scelto di fare esperienze molto diverse per imparare a lavorare con più tipologie di sofferenza possibile: ho lavorato in comunità psichiatrica ed in un S.e.r.t. con utenti con varie dipendenze: da alcool, eroina, cocaina o cannabinoidi.

Ho esperienza con adolescenti e famiglie avendo gestito per quasi vent’anni sportelli di ascolto e di supporto alla genitorialità nelle scuole medie e superiori supportando le crisi evolutive, relazionali, di identità e di identità sessuale.

Ho approfondito gli effetti del trauma ed il disturbo post traumatico da stress e mi sono formato nel trattamento della dissociazione traumatica e del trattamento dei traumi tramite l’E.m.d.r.

Mi sono occupato di facilitazione al cambiamento organizzativo all’ospedale Careggi di Firenze e tenuto colloqui di psicoterapia con familiari ed ex pazienti della terapia intensiva.

Ho lavorato in collaborazione con nutrizionisti e dietologi per facilitare dieta e dimagrimento.

Sono stato responsabile del primo progetto di psicoterapia settimanale per uomini maltrattanti e sex offender della Regione Piemonte a partire dal 2016.

Sono specializzato in criminologia e svolgo perizie e psicoterapia privata presso il carcere Lorusso e Cutugno di Torino.

Negli anni 2014 – 2023 sono stato Consigliere di Ammistrazione del Cidis di Orbassano che si occupa della gestione dei servizi socio assistenziali.

Sono formato sul rilassamento profondo tramite mindfulness e ipnosi.

Visito in studio e con me lavora Yuma, che potete vedere nella foto.
Lei accoglie entusiasta chi arriva e poi va a dormire sulla sua sedia.
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Aree di competenza principali:
  • Psicoterapia
  • Psicologia cognitiva
  • Psicologia forense
  • Psicologia giuridica
  • Psicoterapia costruttivista
  • Sessuologia
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Studio Privato - Dott. Matteo Marchesi
Largo Valgioie 18, Torino


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A
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Presso: Studio Privato - Dott. Matteo Marchesi colloquio psicologico

Ho scelto questo professionista in base alle sue recensioni e devo dire che lo hanno rispecchiato alla perfezione. Ascolto attivo, spiegazioni dettagliate, coglie i problemi e li spiega in maniera chiara. Spero che il percorso che faremo insieme mi porti chiarimenti e pace.

C
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Presso: Studio Privato - Dott. Matteo Marchesi colloquio psicologico

Molto attento e dettagliato in quello che dice, ottima esperienza

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Presso: Studio Privato - Dott. Matteo Marchesi colloquio psicologico

Mi sono sentito sentito subito a mio agio. Lo studio é molto accogliente e il dottore molto preparato e attento.


A
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Presso: Studio Privato - Dott. Matteo Marchesi colloquio psicologico

Bravissimo nell’ascolto attivo, si percepiscono conoscenze e capacità nel trasmetterle. Prima seduta finita, complimenti Matteo e grazie!


C
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Presso: Studio Privato - Dott. Matteo Marchesi colloquio psicologico

Dopo anni bui il dottor Marchesi è finalmente riuscito a spiegarmi in modo comprensibilissimo perché reagisco in determinati modi di fronte ad eventi di simile natura fra loro. Chiaro, intuitivo, determinato, umano: consiglio assolutamente di affidarsi a lui.

Dott. Matteo Marchesi

Cara C., le sue parole mi hanno davvero toccato. Sapere che il nostro lavoro insieme sta portando comprensione e sollievo nei momenti più difficili è per me una conferma preziosa del valore del percorso che stiamo facendo. Grazie per la fiducia e per il coraggio che continua a mostrare.


A
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Presso: Studio Privato - Dott. Matteo Marchesi consulenza di coppia

Il dott. Marchesi ci ha fatto sentire subito a nostro agio e ha reso la comunicazione efficiente. Come primo approccio alla terapia di coppia è stato molto apprezzato per la sua attenzione alle nostre parole e problematiche e empatico nella comunicazione.

Dott. Matteo Marchesi

Vi ringrazio per le vostre parole. È una grande responsabilità accogliere una coppia nel percorso terapeutico, e sapere che vi siete sentiti ascoltati e a vostro agio mi fa molto piacere! Sarò felice di accompagnarvi passo dopo passo attraverso con affetto e attenzione.

Un caro saluto.


F
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Presso: Studio Privato - Dott. Matteo Marchesi colloquio psicologico di coppia

Il Dott.Marchesi ci ha accolti nel suo studio e in modo molto sereno ci ha fatto sentire a nostro agio. Abbiamo raccontato ciò di cui necessitavamo e ci ha aiutati a comprendere quello che ci stava accadendo. Non è sempre semplice parlare delle proprie storie, ma il Dott.Marchesi è riuscito a condurci nei nostri punti deboli e di forza.

Dott. Matteo Marchesi

Vi ringrazio per le vostre parole. Accogliervi nel mio studio e potervi accompagnare nel percorso che avete intrapreso insieme è per me una grande responsabilità, oltre che un privilegio. Sapere che vi siete sentiti ascoltati e compresi è il riconoscimento più prezioso del mio lavoro. Grazie per la fiducia.


E
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Presso: Studio Privato - Dott. Matteo Marchesi primo colloquio psicoterapeutico

Prima seduta, a proprio agio sin dalla prima stretta di mano, persona che ascolta e fa domande mirate, non una perdita di tempo insomma, ottima prima prestazione, sopra le aspettative

Dott. Matteo Marchesi

Grazie per questo riscontro, sono felice che si sia sentito a proprio agio e che il tempo trascorso insieme sia stato percepito come utile. Cerco sempre di offrire un ascolto autentico e di fare domande che aiutino ad andare dritti al punto. Sono contento che tutto questo sia arrivato!


A
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Presso: Studio Privato - Dott. Matteo Marchesi colloquio psicologico

Molto professionale, chiaro, empatico, attento. Esperienza molto positiva.

Dott. Matteo Marchesi

La ringrazio per questo feedback, è motivante per un professionista avere un riscontro per continuare a crescere professionalmente.


A
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Presso: Studio Privato - Dott. Matteo Marchesi colloquio psicologico

Il dottor Marchesi è una persona dotata di grande umanità, è capace di mettere a proprio agio chi gli sta davanti, creando un ambiente familiare e rassicurante. Dopo il primo incontro, sono uscita dallo studio molto fiduciosa sul percorso che affronteremo insieme.

Dott. Matteo Marchesi

La ringrazio Annamaria per le sue parole. Sapere di averle trasmesso fiducia e serenità è per me molto importante. Continueremo questo percorso insieme con lo stesso impegno e attenzione.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 11 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buon pomeriggio,
sono una ragazza di 23 anni, fidanzata con uno di 30 appena compiuti
All'inizio tra noi c'era molta passione ed intesa a livello "sessuale", ma non solo
Una volta andati a convivere abbiamo passato un periodo di profondo stress (al di fuori della coppia, ma ovviamente si ripercuote) e abbiamo smesso di avere rapporti, ma è ormai diventato un trend non farlo per mesi (e nemmeno provarci) prima di effettivamente rifarlo (attualmente sono 2 mesi di astinenza)
Anche se conviviamo non stiamo insieme tanto da far "spegnere la scintilla naturalmente", anzi stiamo insieme da 2 anni appena
Inizialmente me lo ponevo molto come problema ed in realtà ne abbiamo parlato tanto
Anche lui lo riconosce, ma non riesce a spiegarsi e/o a spiegarmi perchè
Dopo un certo punto ho smesso di provarci e di provare a parlarne perchè le risposte erano sempre le stesse, ma non cambiava nulla
A quel punto il mio corpo ha smesso anche di chiedermelo, nel senso che se prima avevo spesso voglia adesso è passato anche lo stimolo, e quando mi viene preferisco non provare a farlo accadere, ma risolvere per conto mio

è normale che accada questo? Come posso spiegarmelo? Come posso risolverlo, soprattutto?
è normale passare dall'essere molto attivi (ed in modo sano) al non volerlo completamente?

La situazione che descrive è più comune di quanto si pensi e può avere diverse spiegazioni, sia a livello personale che relazionale.

Il passaggio dalla passione iniziale a un periodo di calo del desiderio è qualcosa che può accadere nelle coppie, soprattutto se si è vissuto un periodo di stress intenso. Questo perché lo stress tende a influire sulle risorse mentali ed emotive, spesso allontanando le persone dai bisogni corporei, incluso il desiderio sessuale. Inoltre, quando i tentativi di ristabilire un’intesa non portano a un cambiamento, è normale sentirsi frustrati e demotivati, come se la fiamma si spegnesse.

Quando un periodo di assenza di intimità si prolunga, può emergere un circolo di evitamento. La perdita di desiderio può essere una sorta di "difesa" che il corpo adotta per non sperimentare una frustrazione continua. Questo meccanismo, da un lato, evita il dolore del rifiuto o della delusione, ma dall’altro può portare a una distanza emotiva sempre maggiore.

Per interrompere questo ciclo, può essere utile esplorare il problema da nuove angolazioni. Forse il vostro dialogo è rimasto sempre sul “perché” del problema, ma a volte è importante esplorare anche “come” entrambi state vivendo questa situazione emotivamente, come l’assenza di intimità influenza il modo in cui vi percepite come coppia, e se ci sono bisogni inespressi che potrebbero essere in gioco.

Alcune possibilità da considerare:
Ripartire da piccoli momenti di vicinanza: Ricostruire una connessione affettiva senza una pressione specifica verso l’intimità fisica. Potrebbe trattarsi di condividere esperienze piacevoli insieme, come un'uscita, una cena speciale, o persino un momento di coccole senza aspettative.
Esplorare la comunicazione emotiva: Spostare la conversazione dal "perché non lo facciamo" a "come ci sentiamo" in questo momento può aprire nuove prospettive. A volte, il calo del desiderio sessuale è legato a bisogni emotivi inespressi o paure che non si riescono a comunicare apertamente.
Considerare un supporto esterno: Un terapeuta di coppia può offrire uno spazio neutrale per esplorare insieme il vostro vissuto, senza colpevolizzarsi o sentirsi in dovere di trovare soluzioni immediate.
Quanto alla “normalità” del fenomeno, è importante sapere che ognuno vive la sessualità in modo diverso. Ci sono periodi in cui il desiderio può diminuire per poi tornare, e ciò non significa che qualcosa sia definitivamente cambiato. Quindi, provi a non giudicarsi troppo e a considerare questo come un momento di transizione che può essere affrontato insieme e che non potrà fare altro che rendervi più forti insieme.
Se ha domande ulteriori o se c'è qualche aspetto che vorrebbe approfondire, anche insieme al suo fidanzato sono vostra disposizione.

Dott. Matteo Marchesi

Gentili dottoresse e dottori,

sono un uomo eterosessuale di 32 anni ed arrivato questa età non più così "giovane" mi ritrovo, non chiaramente per mia volontà, ad essere ancora vergine.

Ho avuto, fortunatamente, relazioni sentimentali con l'altro sesso in passato ma, purtroppo, non sono mai completamente sbocciate fino a poter arrivare ai tanto agognati rapporti completi e ciò mi ha lasciato una grandissima frustrazione. Questa circostanza mi tormenta psicologicamente sin dall'adolescenza, quando cioè gli amici e le amiche più stretti/e iniziavano a vivere questo periodo così tradizionalmente ricco di sensazioni e scoperte, sia di sé sia del mondo esterno e, trovando evidentemente in me un porto sicuro, si confidavano sulle loro esperienze e fantasie mentre io ero del tutto avulso da questa nuova realtà, ritrovandomi ad essere in secondo piano rispetto alla scena principale in corso nelle loro vite.

Questo ha provocato, e provoca tuttora, in me un profondo senso di vuoto e di disagio relazionale, incidendo negativamente sul mio benessere psicofisico e facendomi di fatto sentire come un alieno all'interno della società odierna, tanto (iper)sessualizzata quanto a volte tremendamente superficiale e basata sulle apparenze. Come cantava De Andrè, "è triste trovarsi adulti senza essere cresciuti" passando per le tappe che (praticamente) tutti fanno a ridosso di quell'età e nella decade dei vent'anni e senza avere avuto la possibilità di sperimentare e confidarsi ad un livello di complicità così intimo con le partner...

Mi sento ormai al capolinea e senza alcuna speranza di poter provare anch'io, seppur con un ritardo notevole, se non del tutto imperdonabile per la società di oggi, queste esperienze (ri)trovando così un affetto autentico e maggiore autostima.

Quali consigli vi sentireste di darmi? Ho passato e passo innumerevoli momenti di sconforto e di isolamento per la vergogna, ma conservo ancora un briciolo di ottimismo nei confronti dell'imprevisto che può ribaltare la situazione...

Grazie mille

Gentile utente, la tua esperienza è molto più comune di quanto sembri, anche se in questo momento può sembrarti isolante. Vivere una pressione sociale così forte attorno alla sessualità può portare a sentirsi esclusi o inadeguati, ma è importante ricordare che non c’è una "tempistica giusta" o una strada obbligata che tutti devono seguire. La vita di ciascuno ha ritmi diversi, e non sono le tappe che mancano a definire il tuo valore come persona.

Quello che racconti rivela un desiderio profondo di intimità autentica e di connessione emotiva, soffocata dal bisogno di non sentirti da meno degli altri. Più che concentrarti sull’idea di "recuperare" il tempo perduto, potrebbe aiutarti spostare l’attenzione sul vivere pienamente ciò che arriverà, quando sarà il momento. Le relazioni non nascono solo da un’esperienza sessuale, ma da un’intesa più ampia che cresce nel tempo e nella reciproca apertura.

Se la vergogna e il senso di isolamento pesano, parlarne con un terapeuta potrebbe aiutarti a scardinare quei pensieri critici che ti fanno sentire bloccato. Non sei "sbagliato", né hai nulla di imperdonabile. Semplicemente, il tuo percorso è stato diverso da quello che immaginavi o che altri hanno vissuto.

Puoi provare a focalizzarti sulle relazioni umane che ti arricchiscono, quelle in cui ti senti accolto e ascoltato. Non serve partire con l’idea di arrivare subito a un rapporto completo; l’intimità cresce gradualmente, passo dopo passo. Più ti sentirai a tuo agio con te stesso, più sarà naturale condividerlo con qualcun altro.

L’ottimismo che senti è prezioso. Anche se il passato pesa, il futuro è aperto e pieno di possibilità. Concediti tempo e spazio per vivere quello che arriverà, senza forzature o aspettative troppo rigide. Non sei definito da ciò che non hai vissuto, ma da come scegli di affrontare il tuo presente.

Dott. Matteo Marchesi
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